Navigazione veloce
Via Bottonera, 21 - 23022 - Chiavenna(SO) - Tel.+39 0343 32750 - Fax +39 0343 290398 - PEC sois00600d@pec.istruzione.it - Cod.Fisc. 81004790143

Glossario

Come trovare la bussola tra le parole della scuola?
Sigle (acronimi), abbreviazioni, linguaggio tecnico, nuova terminologia possono disorientare: con questa pagina cerchiamo di facilitare l’orientamento di chi non vive (ma anche di chi vive) quotidianamente nel mondo della scuola.
Per eventuali considerazioni o richieste di integrazione, rivolgersi alla Dirigenza.

ABCDEFG – H – I – JKLMN – OPQ – RST – U  – V  – WXY – Z 

A

Abilità

Capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti).
Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01).
 
A.D.H.D (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) in Italiano di D.D.A.I. (Deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività): ha una causa neurobiologica e genera difficoltà di pianificazione, di apprendimento e di socializzazione. Rientra tra i cosiddetti BES.

Alternanza scuola-lavoro

Prevista dalla L. 53/2003 (riforma Moratti) e regolamentata dal Dlgs 77/05, interessa gli alunni della scuola superiore che hanno compiuto i 15 anni.
L’alternanza prevede che gli studenti dell’istruzione e dell’istruzione/formazione professionale possano richiedere di svolgere una parte dell’attività formativa presso aziende private o statali; tali attività verranno programmate dalla scuola insieme all’azienda e saranno valutate e certificate come competenze acquisite dall’alunno.

Anno di formazione

L’anno di formazione ha inizio con l’anno scolastico dal quale decorrono le nomine e termina con la fine delle lezioni; per la sua validità è richiesto il servizio minimo di 180 giorni.
La conferma dell’assunzione si consegue con il superamento favorevole dell’anno di formazionee di un’attività seminariale di formazione di 40 ore.
Ad ogni neoimmesso in ruolo è assegnato un tutor, docente esperto con il compito di armonizzare la formazione sul lavoro e l’apprendimento teorico.
Al termine dell’anno di formazione, il docente discutecon il comitato per la valutazionedel servizio dei docenti una relazione sulle esperienze e sulle attività svolte. Il rinvio ai successivi anni scolastici per numero insufficiente di giorni di servizio (meno di 180) può avvenire più volte senza limitazioni.

ANSAS

Abbreviazione Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica. E’ il soggetto promotore di ricerca educativa ed innovazione didattica. L’ANSAS si occupa di formazione del personale docente, ata e dirigente scolastico, prevede attività per sviluppare la collaborazione internazionale di scuole e università, realizza attività di monitoraggio dei principali fenomeni del sistema scolastico nazionale, documentando i processi e le esperienze di innovazione, collabora con le Direzioni generali del Ministero al fine di realizzare, in particolare, le attività di formazione in ingresso e in servizio del personale scolastico, i progetti di cooperazione internazionale e comunitaria, la banca dati dell’istruzione per gli adulti.
 

Apprendimento cooperativo (Cooperative Learning, CL)

E' un metodo che coinvolge gli studenti nel lavoro di gruppo per raggiungere un fine comune, il successo scolastico di tutti. Il lavoro di gruppo si qualifichi come CL se sono presenti: a) Positiva interdipendenza (reciproco affidamento); b) Responsabilità individuale (rendere conto della propria parte del lavoro); c)  Interazione faccia a faccia (lavoro interattivo); d) Uso appropriato delle abilità nella collaborazione (sviluppare fiducia, leadership, comunicazione…); e) Valutazione del lavoro (valutazione   periodica dell'efficacia del loro lavoro svolto). 

Apprendimento formale

Apprendimento erogato tradizionalmente da un’istituzione di istruzione o formazione, strutturato ( in termini di obiettivi di apprendimento e tempi o risorse per l’apprendimento) e sfociante in una certificazione. L’apprendimento formale è intenzionale dal punto di vista del discente. Fonte All.II: Glossario Comunicazione della Commissione europea “ Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente ( COM (2001)678.

Apprendimento informale

Apprendimento risultante dalle attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla famiglia o al tempo libero. Non è strutturato (in termini di obiettivi di apprendimento, di tempi o di risorse) e di norma non sfocia in una certificazione. L’apprendimento informale può essere intenzionale, ma nella maggior parte dei casi non lo è (ovvero è “fortuito” o casuale). Fonte All.II: Glossario Comunicazione della Commissione europea “ Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente (COM (2001) 678).

 

Apprendimento permanente 

Qualsiasi attività di apprendimento intrapresa nelle varie fasi della vita al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze in una prospettiva personale, civica, sociale e/o occupazionale. Fonte Risoluzione del Consiglio del 27 giugno 2002 sull'apprendimento permanente (2002/C 163/01).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Area di istruzione generale degli istituti tecnici

L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. Fonte Allegato A: Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, emanato dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010.

Aree di indirizzo degli istituti tecnici

Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti. Fonte Allegato A: Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, emanato dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010.

Asse culturale

Tessuto per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparano i giovani alla vita adulta e che costituiscono la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa. Fonte Decreto 22 agosto 2007 Regolamento recante norme in materia di assolvimento dell’obbligo d’istruzione. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ATA

Abbreviazione personale Amministrativo Tecnico Ausiliario – Assistente Tecnico, Amministrativo e Collaboratore Scolastico.

Autonomia Funzionale

Configura le istituzioni scolastiche  come organismi rappresentativi della comunità scolastica e delle diverse formazioni sociali che ne sono alla base. In essa è compresa, oltre al principio di elettività e di rappresentatività degli organi della scuola, anche la competenza di autodeterminazione di parte delle proprie attività nel rispetto delle funzioni attribuite alle Regioni e dei compiti e funzioni trasferiti agli Enti locali, nel quadro dei nuovi assetti istituzionali, definiti della riforma del titolo V. L’autonomia funzionale della scuola nasce anche dall’esigenza di tutela della libertà di insegnamento che si esplica nella funzione didattica a livello individuale e del diritto all’apprendimento che si realizza attraverso lo strumento organizzativo.
In altre parole: le istituzioni scolastiche possono progettare, programmare e determinare la realizzazione delle proprie espressioni funzionali di autonomia amministrativa, organizzativa e didattica previste dalla legge, solo nei limiti,  negli ambiti, nelle aree, nei vincoli, nei poteri decisori e nei confini fissati dalle norme giuridiche  fondamentali; si tratta insomma di un’autonomia a tratto giuridico “limitato” e quindi non attribuita giuridicamente per “fini generali”.  
Fonte: DPR n. 275/99, art. 1.

Autovalutazione d’Istituto  

L'autovalutazione di Istituto rappresenta una vera e propria strategia per governare, orientare e migliorare le scelte di fondo di ogni unità scolastica. In particolare Scheerens sostiene che l'autovalutazione della scuola è "quella valutazione interna svolta dagli stessi docenti e capi d'Istituto, che sono al tempo stesso i protagonisti dell'azione che viene valutata e i soggetti preposti alla valutazione" (J. Scheerens, 2000).

Ritorna all’indice alfabetico

B

Biennio

In seguito alla cosiddetta riforma Gelmini e all'emanazione delle successive  Linee guida, il corso di studi della  scuola secondaria di secondo grado risulta scandito in due bienni e in un quinto anno.
Il "primo biennio" (primi due anni di scuola) costituisce un periodo scolastico equivalente e orientativo, con molte materie comuni a diversi tipi di scuole.
 
Bisogni Educativi Speciali (BES)
 
L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata nell'uso in Italia con la Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“, che ne precisa il significato: “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.
Altra normativa di riferimento oltre alla Direttiva citata:  C.M. n. 8 del 6 marzo 2013; Nota prot. n. 2563 del 22 novembre 2013.

Blended

Modalità di corso con cui le attività didattiche vengono erogate attraverso ambienti on line e a lezioni in aula.

Borderline disturbo della personalità descritto come patologia caratterizzata da instabilità pervasiva dell'umore, delle relazioni interpersonali, dell'immagine di sé, dell'identità e del comportamento, in generale anomala percezione del senso di sé.

Brainstorming (= tempesta cerebrale)
 
È una strategia e tecnica cognitiva  per sviluppare un pensiero creativo.
Tecnica di creatività di gruppo per far emergere idee volte alla risoluzione di un problema. Sinteticamente consiste, dato un problema, nel proporre ciascuno liberamente soluzioni di ogni tipo (anche strampalate o con poco senso apparente) senza che nessuna di esse venga minimamente censurata. La critica ed eventuale selezione interverrà solo in un secondo tempo, quando la seduta di brainstorming è finita.

Ritorna all’indice alfabetico

 

C

Capitale culturale  

Si riferisce alla realizzazione e alla crescita personale di ognuno (ambito documenti europei).

Capitale sociale

Si riferisce alla cittadinanza attiva e all’integrazione (ambito documenti europei).

Capitale umano  

Si riferisce alla capacità di inserimento professionale (ambito documenti europei). 

CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro)

Il CCNL della scuola è sottoscritto dall’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) che rappresenta per legge la P.A.  e dalle confederazioni sindacali che rappresentano i lavoratori, regola le materie relative al rapporto di lavoro ed alle relazioni sindacali.

CFP (Centri di Formazione Professionale)

Sono strutture gestite dalla Regione, dai Comuni o da altri enti convenzionati con le Regioni, dove si svolgono corsi di formazione professionale, al termine dei quali viene rilasciato un attestato di qualifica professionale triennale, di qualificazione, di specializzazione o di aggiornamento.

Cittadinanza attiva 

Partecipazione attiva e consapevole dei cittadini a tutte le sfere della vita sociale ed economica, con tutte le opportunità e i rischi che ciò implica.

Cittadinanza e Costituzione

Acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», nell'ambito delle aree storico geografica e storico-sociale. Fonte art. 1 del Decreto Legge 1 settembre 2008 n. 137, convertito con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1 del decreto legge 1 settembre 2008 n. 137, convertito con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico-economico. Fonte Allegato A: Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, emanato dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010.

Cittadinanza sociale

Il diritto di cittadinanza riconosce il protagonismo delle persone-cittadini, che non sono semplici destinatari passivi di interventi predisposti da altri e altrove, bensì soggetti attivi che hanno un progetto di vita e di benessere, che partecipano alle decisioni che li riguardano, comprese quelle relative ai servizi che ricevono ed ai quali hanno diritto e nei confronti dei quali esercitano un controllo e una valutazione. La legge quadro n. 328/2000 riconosce e promuove la cittadinanza sociale e prescrive l’adozione di una specifica Carta dei Servizi Sociali.

Classi aperte

Rispetto alle classi tradizionali, caratterizzate da un gruppo fisso di alunni, le classi aperte permettono di spezzare temporaneamente l’unità di tale gruppo, indirizzando gli alunni in classi diverse o appositamente progettate, tenendo conto delle conoscenze individuali maturate da ciascun alunno e dalle rispettive capacità di apprendimento.
 
CLIL (Content and language Integrated Learning)

Approccio educativo che prevede l’insegnamento di una disciplina o solo di alcune parti in lingua straniera veicolare al fine di facilitare sia l’apprendimento della lingua sia l’acquisizione dei contenuti disciplinari. Fonte http://ec.europa.eu/education/languages/language-teaching/doc236_it.htm Insegnamento negli istituti tecnici, in lingua inglese, di una disciplina non linguistica compresa nell’area di indirizzo del quinto anno, da attivare in ogni caso nei limiti degli organici determinati a legislazione vigente, sono definiti con successivi decreti del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Fonte Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, emanato dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010.

Cognitivismo [dall’ingl. cognitivism, der. di cognitive «cognitivo»] 

Orientamento della psicologia sperimentale (detto anche psicologia cognitiva) che privilegia lo studio dei processi cognitivi (percezionememoriaragionamentolinguaggio, ecc.) con cui l’individuo acquisisce e trasforma le informazioni provenienti dall’ambienteelaborando conoscenze che influiscono in maniera determinante sul comportamento; in partic., il cognitivismo rivaluta, in contrapp. al comportamentismo, il metodo dell’introspezione, ma si avvale anche di conoscenze e procedimenti euristici approntati in diversi settori della ricerca scientifica, quali in partic. la cibernetica, la teoria dell’informazione, la neurofisiologia (ad es., per simulare con appositi modelli i processi che intervengono nella cognizione). 

Collegio di accertamento delle disabilità (art. 3, L. 104/92)

Il collegio è costituito da una equipe multidisciplinare composta da un medico specializzato in Neuropsichiatria Infantile, uno psicologo ed un assistente sociale, affiancati da personale amministrativo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Competenza

Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01).

Conoscenza

Risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01). 

Consiglio di classe

Il consiglio di classe è un organo collegiale della scuola italiana, istituito con il D.P.R. 416 del 31 maggio 1974.  
Il Consiglio di classe ha il compito di formulare proposte al Collegio Docenti relative all'azione educativa e didattica e agevolare il rapporto tra docenti, genitori e studenti. Con la sola presenza dei docenti ha competenza riguardo alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari e alla valutazione periodica e finale degli alunni.
Nelle scuole medie inferiori è composto da tutti i docenti della classe e da 4 rappresentanti dei genitori; è presieduto dal dirigente scolastico o da un docente facente parte del consiglio, da lui delegato.
Nelle scuole secondarie superiori, il consiglio di classe è composto da tutti i docenti della classe, da 2 rappresentanti dei genitori e 2 rappresentanti degli studenti; è presieduto dal dirigente scolastico o da un docente del consiglio da lui delegato.

Consiglio d’Istituto

E' l'organo collegiale  (D.P.R. 416/1974) formato dalle varie componenti interne alla scuola e si occupa della gestione e dell'amministrazione trasparente degli istituti scolastici pubblici e parificati statali italiani. Tale organo elabora e adotta atti di carattere generale che attengono all'impiego delle risorse finanziarie erogate dallo Stato, dagli Enti pubblici e privati. In esso sono presenti: rappresentanti  degli studenti (per le scuole secondarie di secondo grado), rappresentanti degli insegnanti, rappresentanti dei genitori  e rappresentanti del personale ATA. Il Dirigente scolastico  ne fa parte come membro di diritto. Nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie inferiori non sono rappresentati gli studenti e i seggi dei genitori sono raddoppiati. Il numero dei componenti del C.d.I. varia a seconda del numero di alunni iscritti all'Istituto.
Ogni rappresentanza  viene eletta all'interno della sua componente mediante consultazioni elettorali regolarmente effettuate all'interno dell'Istituto. Il mandato è triennale per i membri docenti, ATA e genitori, annuale per gli studenti. La presidenza del Consiglio d'Istituto spetta ad un genitore eletto da tutte le componenti del Consiglio con votazione segreta.
 
Credito formativo

Attestazione di un percorso formativo che certifica l’acquisizione di una determinata abilità o conoscenza, che consente di svolgere solo alcuni moduli formativi per il raggiungimento di uno specifico obiettivo formativo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CTP (Centri Territoriali Permanenti)

Istituiti dal Ministero della P. I. insieme ai Comitati Provinciali, tramite gli Uffici Scolastici Regionali (Ordinanza ministeriale n. 455 del 29 luglio 1997), si configurano come “luoghi di lettura dei bisogni, progettazione di certificazione, di attivazione e di governo delle iniziative di istruzione e formazione in età adulta, nonché di raccolta e diffusione della documentazione”.
Finora, l’offerta formativa dei CTP ha riguardato principalmente due tipi di interventi: i corsi di istruzione, per il conseguimento di un titolo di studio e percorsi di alfabetizzazione funzionale per materie quali l’informatica, la lingua straniera e l’italiano per gli stranieri.

CTRH

Acronimo di Centri Territoritoriale Risorse per l’Handicap.

Curricolo

Piano di studi proprio di ogni scuola. Nel rispetto del monte ore stabilito a livello nazionale, ogni istituzione scolastica compone il quadro unitario in cui sono indicate le discipline e le attività fondamentali stabilite a livello nazionale, quelle fondamentali alternative tra loro, quelle integrative e gli spazi di flessibilità.
 
Curricolo implicito
 
“Nell'organizzazione del nostro lavoro dobbiamo tener presente che, oltre al curricolo (percorso) esplicitato nella programmazione attraverso gli obiettivi, gli strumenti, i contenuti e le azioni che si intendono intraprendere, esiste un contesto di riferimento che va organizzato pur non essendo esplicitato o esplicitabile nel documento programmatico. Sto parlando del Curricolo Implicito.” Cinzia Conti. Quando si parla di Curricolo Implicito, si intende quella organizzazione degli spazi e dei tempi che permetterà successivamente di praticare le azioni specificate nella programmazione didattica.
Il Curricolo Implicito è una programmazione concordata tra gli operatori di una scuola, tale da: permettere a tutti l’uso di spazi comuni; organizzare i tempi di lavoro (per es.  su attività specifiche per seguire piccoli gruppi); organizzare spazi speciali per laboratori.

Curricolo verticale

Percorso di insegnamento e apprendimento, di una o più discipline, progettato e pensato sull'asse diacronico che attraversa i diversi gradi e livelli scolari e che consente una progressiva e graduale acquisizione di conoscenze, abilità e competenze da parte dello studente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all’indice alfabetico

D

DA Diversamente abili (L. 104/92).

Dati Giudiziari

I dati personali idonei a rivelare provvedimenti di cui all’articolo 3, comma 1, lettere da a) a o) e da r) a u), del d.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, o la qualità di imputato o di indagato ai sensi degli articoli 60 e 61 del codice di procedura penale.

Dati Identificativi

Sono i dati personali che permettono l’identificazione diretta dell’interessato.

Dato Personale

Qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale.

Dati Sensibili

I dati personali idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale.

D.D.A.I. (V edi A.D.H.D)

Debito formativo

Valutazione data dal Consiglio di classe riguardante alunni che presentano carenze significative nella preparazione complessiva. Il debito formativo deve essere saldato mediante opportuni interventi didattici, educativi ed integrativi, all’inizio e/o nel corso dell’anno scolastico successivo.

Didattica laboratoriale

Scelta metodologica, che coinvolge attivamente insegnanti e studenti in percorsi di ricerca, attraverso l’uso critico delle fonti. La didattica laboratoriale si basa sullo scambio intersoggettivo tra studenti e docenti in una modalità paritaria di lavoro e di cooperazione, coniugando le competenze dei docenti con quelli in formazione degli studenti. E la ricerca condotta con questo metodo è un percorso didattico, che non soltanto trasmette conoscenza, ma, molto spesso, apre nuove piste di conoscenza e produce nuove fonti documentarie. In questa prospettiva il laboratorio è un “luogo mentale”. 

Dipartimenti

Strutture innovative di cui possono dotarsi gli istituti tecnici, nell’esercizio della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, per il sostegno alla didattica e alla progettazione formativa. Fonte Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, emanato dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010.

Diritto-dovere all’istruzione e alla formazione (Dlgs. 15 aprile 2005, n.76)

La riforma del sistema di istruzione e formazione prevista dalla legge 28 marzo 2003, n. 53 ridisegna ed amplia l’obbligo scolastico (che aveva durata novennale) e l’obbligo formativo, assicurando a tutti il diritto-dovere all’istruzione ed alla formazione per almeno 12 anni o comunque fino al conseguimento di una qualifica professionale entro il diciottesimo anno di età.
L’esercizio di tale diritto-dovere ha inizio con l’iscrizione alla prima classe della scuola primaria e prosegue in uno dei percorsi del secondo ciclo fino al conseguimento del diploma liceale o di un titolo o qualifica professionale di durata almeno triennale.
 

Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)

Si tratta di disturbi nell'apprendimento di alcune abilità specifiche che non permettono una completa autosufficienza nell'apprendimento poiché le difficoltà si sviluppano sulle attività che servono per la trasmissione della cultura, come, ad esempio, la lettura, la scrittura e/o il far di conto. I disturbi specifici di apprendimento si verificano in soggetti che hanno intelligenza almeno nella norma, con caratteristiche fisiche e mentali nella norma, e la capacità di imparare.
La Legge 8 ottobre 2010, nº 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati "DSA". La Direttiva ministeriale del dicembre 2012 ha aggiunto anche la dispressia
Il diritto allo studio degli alunni con DSA è garantito mediante molteplici iniziative promosse dal MIUR e attraverso la realizzazione di percorsi individualizzati nell'ambito scolastico.
Con il Decreto Ministeriale  12 LUGLIO 2011, n. 5669, sono state introdotte le Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento.
Per garantire il diritto allo studio degli alunni con DSA, si rendono necessari: a) particolari strategie metodologiche e didattiche (utilizzare schemi e mappe concettuali, offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, promuovere l’apprendimento collaborativo ecc.); b) misure dispensative (dispensati da: lettura ad alta voce, prendere appunti, scrittura sotto dettatura ecc); c) strumenti compensativi (uso del computer, della calcolatrice, del dizionario multimediale ecc.).

Documenti di rito docenti neo-immessi immessi in ruolo

Il docente deve presentare entro il termine di trenta giorni, pena l’annullamento della stipulazione o la risoluzione del rapporto di lavoro eventualmente già instaurato, la documentazione che certifichi il possesso dei requisiti generali per l’accesso ai pubblici impieghi e di quelli specifici per l’accesso alla cattedra. In alternativa alla presentazione della documentazione, è consentito presentare dichiarazioni sostitutive, sottoscritte sotto la propria responsabilità, per attestare fatti, stati o qualità per i quali è ammessa l’autocertificazione.

  • Le attestazioni di carattere sanitario non possono essere autocertificate.
  • Per i docenti già di ruolo basta presentare lo stato di servizio o analogo certificato.
  • Certificato di nascita rilasciato dal Comune di residenza (non occorre più l’estratto dell’atto di nascita rilasciato dal Comune di origine).
  • Certificato di cittadinanza italiana rilasciato dal comune di origine o di residenza ovvero di cittadinanza di uno dei paesi dell’Unione Europea.
  • Certificato generale del Casellario giudiziale rilasciato dalla Segreteria della Procura della Repubblica in data non anteriore a 6 mesi.
  • Certificato di godimento dei diritti politici rilasciato dal Comune dove si vota, in data non anteriore a 6 mesi.
  • Copia del foglio matricolare o certificato di esito di leva.
  • Certificato di idoneità al servizio, rilasciato dall’ASL o da un medico militare in data non anteriore a 6 mesi, con l’indicazione dell’esito dell’accertamento sierologico previsto dall’art. 7 della legge 837/1956

DOS

Acronimo di Dotazione Organica di Sostegno.
Docenti con contratto a T.I. titolari, su posto di sostegno nella scuola secondaria di II grado, nella provincia di titolarità. Per l’assegnazione della sede di servizio l’interessato presenta ogni anno scolastico domanda di utilizzazione, confermando la sede dell’anno precedente o richiedendo un’altra sede.

DSGA  Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (Ex Segretario scolastico).

Ritorna all’indice alfabetico

E

Educazione formale

Si realizza nelle istituzioni formalmente dedicate all’istruzione e alla formazione, dalla scuola primaria all’università, si conclude con un titolo di studio dal valore legale.

Educazione informale  

Acquisizione di conoscenze, abilità, attitudini, valori, anche in modo del tutto involontario e inconsapevole dalle molteplici esperienze della vita quotidiana.

Educazione non-formale  

Ogni attività educativa organizzata al di fuori del sistema formale (luogo di lavoro, associazioni ecc.); non prevede un titolo di studio, può però rilasciare titoli validi per promozioni o passaggi di carriera. 

E-learning

Metodologia didattica che offre la possibilità di erogare contenuti formativi elettronicamente (e-learning) attraverso Internet o reti Intranet. Per l’utente rappresenta una soluzione di apprendimento flessibile, in quanto fortemente personalizzabile e facilmente accessibile.

Esami d’idoneità

Prove scritte e orali strutturati per tutte le materie del corso, per i candidati che provengono da istituti o scuole non statali e non legalmente riconosciute, i quali si presentano per l’iscrizione a una classe o all’esame finale. Gli esami di idoneità si svolgono in due sessioni: a giungo e a settembre.

Esami di stato

Esami di stato conclusivi del corso di studi superiore (perché in realtà è esame di stato anche quello alla fine della scuola media), i quali danno accesso all’Università o al lavoro. Comprendono prove scritte e orali. Le prove scritte sono fissate dal Ministero dell’Istruzione e sono uguali in tutta Italia per gli stessi tipi di istituti. Si compone di 3 prove scritte: le prime due, predisposte dal Ministero, la terza elaborata da ciascuna commissione d’esame:

  • Prima prova: Prova di italiano (analisi di un testo letterario, produzione di un breve saggio o di un articolo di taglio giornalistico…)
  • Seconda prova: riguarda una materia che caratterizza il corso di studi.
  • Terza prova: verte su non più di 5 discipline; le tipologie previste dalla norma sono: a) trattazione sintetica di argomenti; b) quesiti a risposta singola, è la tipologia più utilizzata e consiste nel porre due o tre domande su 4 o 5 discipline a cui bisogna rispondere di solito in 10 righe; c) quesiti a risposta multipla; d) problemi a soluzione rapida; e) problemi a soluzione rapida; f) sviluppo di un progetto.

Ritorna all’indice alfabetico

F

FIS

Acronimo di Formazione Integrata Superiore – Sistema che si propone di creare un’offerta formativa post-diploma in grado di rafforzare il rapporto tra la formazione professionale, l’istruzione scolastica post-diploma e i diplomi universitari, tenendo conto delle esigenze del mercato del lavoro. Si rivolge a giovani studenti e a lavoratori adulti in possesso di diploma di scuola media superiore; si propone di formare tecnici e professionisti qualificati nei settori dell’industria e dei servizi, attraverso l’integrazione tra formazione teorica e pratica, quest’ultima svolta per mezzo di tirocini assistiti da un tutor.
 
Flipped classroom model (modello classe capovolta o "insegnamento capovolto")
 
I primi esperimenti, compiuti  da Eric Mazur, professore di fisica presso l'Ubiversità di Harvard, risalgono agli anni novanta; è stato adottato dalla Khan Academy e negli ultimi tempi è sperimentasto anche in diverse scuole italiane. 
Si tratta di un insegnamento che punta a far lavorare prevalentemente a casa lo studente in autonomia, appredendo attraverso video e podcast o leggendo i testi proposti dagli insegnanti o condivisi da altri docenti. In classe, l'allievo applica quanto appreso per risolvere problemi e svolgere esercizi pratici. Il ruolo dell'insegnante diventa quello di guidare l'allievo nell'elaborazione attiva e nello sviluppo di compiti complessi. Il tempo trascorso in classe con il docente può essere impiegato per attività fondate sull'apprendimento, in un'ottica di "pedagogia differenziata" e "apprendimento a progetto". 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Formazione permanente

Ogni attività di apprendimento finalizzata, con carattere di continuità, intesa a migliorare conoscenze, qualifiche e competenze (Commissione europea). V. Lifelong learning. 

Ritorna all’indice alfabetico

G

GLH (Gruppo di Lavoro Handicap) 

Previsti dall’art. 15 della L 104/92, i GLH  hanno compiti di organizzazione e di indirizzo, e sono “gruppi di studio e di lavoro composti da insegnanti (di sostegno e curricolari), operatori dei servizi (degli Enti Locali e delle ASL), familiari (di tutti gli alunni e di quelli con disabilità) e studenti (nella scuola secondaria di secondo grado) con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo” (vedi anche GLI). 

GLHI (Gruppo di Lavoro Handicap d'Istituto)

GLHO (Gruppo di lavoro per l'handicap operativo) 

GLI  (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione)

Il GLI viene costituito in conformità alla C.M. n. 8 del 06 marzo 2013, come estensione del preesistente Gruppo di Lavoro per l’Handicap, previsto dalla L. n. 104/1992, art. 15, c. 2 e già denominato “GLH” (vedi).

GLIP (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale) 
I GLIP “hanno compiti di consulenza e proposta al Dirigente scolastico regionale per qualsiasi altra attività inerente all’integrazione degli alunni in difficoltà di apprendimento” (legge 104/92, art. 15).
 
GLIR  (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale) sostanzialmente svolge gli stessi compiti del GLIP (vedi) a livello regionale.

Global  Gateway 

E' una banca dati importante per i partenariati internazionali Per ricercare scuole straniere, con possibilità di registrarsi e di trovare partner per un proprio progetto.

Governance

Indica un modo flessibile  di perseguire un'azione unitaria da parte di una società complessa, espressione cioè di interessi pluriarticolati, e quindi il percorso attraverso il quale le differenti posizioni dei soggetti interessati sono tradotte in scelte condivise. 

Ritorna all’indice alfabetico

H

Headship

Leadership formale che opera in base a una legittimazione esterna.

Ritorna all’indice alfabetico

I

IC Istituto comprensivo

Istituto che  accorpa una o più scuole primarie e, il più delle volte,  una scuola secondaria di primo grado.

ICF (International Classification of Functioning = Classificazione Internazionale del Funzionamento). Ha, tra l'altro, lo scopo di fornire una base scientifica per la comprensione e lo studio della salute come interazione tra individuo e contesto. 

ICT  Information and Communication Technology,  in italiano  TIC (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione), sono l'insieme dei metodi e delle tecnologie  che realizzano i sistemi di trasmissione, ricezione ed elaborazione di informazioni  (tecnologie digitali comprese).

IFP Istruzione/Formazione professionale

Il sistema della istruzione professionale prevede un percorso diverso in base alle scelte del singolo alunno.
Al termine dei primi tre anni di istruzione professionale l’alunno consegue un diploma di qualifica. E’ possibile frequentare un quarto anno, conseguendo il relativo diploma quadriennale. Qualora lo studente diplomato voglia accedere all’Università, può frequentare un quinto anno e sostenere l’Esame di Stato che ha lo stesso valore di quello del sistema dei licei e dell’istruzione tecnico/professionale.

IFS  Impresa Formativa Simulata.

E’ un’azienda virtuale che, animata da studenti, svolge attività di mercato in rete, e-commerce, con il tutoraggio di un’azienda reale che ne è l’azienda madrina e costituisce il modello di riferimento per ogni fase del ciclo di vita aziendale: dalla business idea al business plan, dall’iscrizione alla Camera di Commercio e all’Ufficio Registro alle transazioni commerciali, dalle operazioni finanziarie agli adempimenti fiscali.
L’insieme delle IFS, collegate fra loro tramite internet, costituisce la Rete Telematica Italiana delle Imprese Formative Simulate.
 
IFTS Istruzione e Formazione Tecnica Superiore  
Offerta formativa diretta a giovani e adulti, occupati e non occupati. Vi si accede dopo il conseguimento di un diploma di scuola secondaria superiore. I corsi IFTS sono istituiti con finanziamenti regionali e svolti all’interno degli stessi istituti superiori.

IIS Istituto di istruzione superiore

Istituto, come il nostro, in cui coesistono indirizzi diversi (Liceo,  Tecnico, ecc.).

Insegnante di sostegno

E’ una figura che grazie alla sua formazione specifica affianca l’alunno garantendogli, tramite interventi individualizzati, un’educazione e un’istruzione adeguata e che ha un ruolo fondamentale nel processo di integrazione. Viene assegnato dalla Direzione scolastica regionale su richiesta del Dirigente Scolastico in base all’attestazione di situazione di handicap redatta da uno specialista e alla diagnosi funzionale.
 

INVALSI 

Istituto Nazionale per la VALutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione stila un rapporto annuale sui risultati degli apprendimenti e provvede alla valutazione degli apprendimenti degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado.
Inoltre, l’INVALSI assicura la partecipazione italiana ai progetti di ricerca internazionali e comunitari (come OCSE-PISA) e predispone i testi da sottoporre al Ministro per la prova nazionale dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo.

Istituti Professionali

Istituti di istruzione secondaria di 2° grado di durata quinquennale. Terminano con un esame di stato che conferisce il diploma relativo.
L’identità degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore.
I percorsi degli istituti professionali si suddividono in:
a) settore dei servizi in relazione ai seguenti indirizzi: 
  • Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
  • Servizi socio-sanitari
  • Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
  • Servizi commerciali
b) settore industria ed artigianato
  • Produzioni industriali ed artigianali
  • Manutenzione e assistenza tecnica

Istituti Tecnici (IT)

Istituti di istruzione secondaria di 2° grado di durata quinquennale. Terminano con un esame di stato che conferisce il diploma relativo.
L’identità degli istituti tecnici si caratterizza per una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico ed è espressa da un limitato numero di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese, con l’obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio di professioni tecniche, saperi e competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore.
I percorsi degli istituti tecnici si dividono in:

a) Settore economico in relazione ai seguenti indirizzi:

  1. Amministrazione, Finanza e Marketing (indirizzo presente nel nostro Istituto)
  2. Turismo.
b) Settore tecnologico in relazione ai seguenti indirizzi:
  1. Meccanica, Meccatronica ed Energia
  2. Trasporti e Logistica
  3. Elettronica ed Elettrotecnica
  4. Informatica e Telecomunicazioni
  5. Grafica e Comunicazione
  6. Chimica, Materiali e Biotecnologie
  7. Sistema Moda
  8. Agraria, Agroalimentare e Agroindustria
  9. Costruzioni, Ambiente e Territorio (indirizzo presente nel nostro Istituto)

Istruzione Secondaria Superiore

Comprende i vari tipi di scuole superiori  (licei, istituti tecnici, istituti professionali) che al termine, dopo un esame di stato, rilasciano un titolo di studio riconosciuto dallo stato.

Ritorna all’indice alfabetico

J

Ritorna all’indice alfabetico

K

Ritorna all’indice alfabetico

L

Licei

Istituti di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale. Terminano con un esame di stato che conferisce il diploma relativo.
I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.
Il sistema dei licei comprende:
a) Licei artistico (articolazioni arti figurative, architettura e ambiente, design, audiovisivo e multimediale, grafica, scenografia)
b) Liceo classico
c) Liceo economico
d) Liceo linguistico 
e) Liceo musicale e coreutico 
f) Liceo scientifico (presente nel nostro Istituto)
Il liceo scientifico offre il corso di ordinamento e le opzioni:
1) Liceo delle  ”scienze applicate”
2) Liceo sportivo
g) Liceo delle scienze umane (presente nel nostro Istituto) 
Il liceo delle scienze umane oltre al corso di ordinamento (il nostro) presenta anche l'opzione "economico-sociale".

Ritorna all’indice alfabetico

M

Mobilità professionale

Per mobilità professionale si intendono: passaggio di cattedra e passaggio di ruolo.
Passaggio di cattedra: nell’ambito dello stesso ordine di scuola, possedendone i requisiti (abilitazione), da una classe di concorso ad un’altra (per esempio, dalla classe di concorso A033 alla classe di concorso A059, oppure da A017 ad A019).
Passaggio di ruolo: possedendone i requisiti, da un ordine di scuola ad un altro (per esempio, dalla scuola primaria alla classe di concorso A043 della secondaria di I grado oppure dalla A345 (Inglese secondaria di I grado) alla A346 (Inglese secondaria di II grado).
 
Modulo Il Modulo è un percorso formativo compiuto e concluso in se stesso. Ha un respiro ampio e una durata di medio periodo. Esso viene scandito e strutturato in Unità Didattiche 

Ritorna all’indice alfabetico

N

Ritorna all’indice alfabetico

O

Obbligo d’istruzione

Il Regolamento pubblicato con il Decreto Ministeriale 22 Agosto 2007, n. 139 attuativo della Legge n. 296/2006, art 1 c 622 ha innalzato l’obbligo di istruzione a dieci anni. L’obbligo di istruzione può essere assolto, oltre che nei percorsi scolastici dell’istruzione (licei e istituti tecnici e professionali), anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale triennali della Regione Lombardia.
L’adempimento dell’obbligo di istruzione non ha carattere di terminalità ma è finalizzato al conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il 18° anno di età.
 
OOSS acronimo di Organizzazioni Sindacali.
 
Organico di diritto

Indica la dotazione di posti per il personale educativo, docente ed Ata assegnata annualmente alle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, in riferimento al numero di alunni iscritti o previsti e di classi da costituire, tenendo conto delle dotazioni organiche che vengono attribuite a ciascun Ufficio Scolastico Regionale dal Ministero dell’Istruzione.

Organicco di fatto 

Indica la dotazione di posti per il personale educativo, docente ed Ata assegnata alle Istituzioni scolastiche adeguata, dopo la definizione dell’organico di diritto, con integrazioni o diminuzioni di posti rispetto alle situazioni di fatto che possono verificarsi come, ad esempio, la necessità di costituire una nuova sezione per un incremento di alunni. 

 

Ritorna all’indice alfabetico

P

PAI (Piano Annuale per l'Inclusività)

Ogni scuola è chiamata ad “elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno)". (CM n. 8 del 6/03/2013 del MIUR “Indicazioni operative sulla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 – Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica"). Il Piano sarà quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai competenti Uffici degli UUSSRR, nonché ai GLIP e al GLIR.

Part Time

Indica  una forma particolare di contratto di lavoro subordinato che ha la caratteristica di essere organizzato sulla base di un orario di lavoro ridotto rispetto a quello fissato dai contratti collettivi di lavoro, con una proporzionale riduzione del compenso del lavoratore.

PAS – Percorsi Abilitanti Speciali

I PAS sono dei percorsi di formazione per conseguire l'abilitazione all'insegnamento, rivolti ai docenti della scuola con contratto a tempo determinato che hanno prestato servizio per almeno tre anni nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie.
Normativa di Riferimento:
Il DM 249/2010 integrato con le modificazioni evidenziate per i TFA Speciali;
Il Regolamento del 25 marzo 2013 pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.155 del 4-7-2013;
Il DM 23 marzo 2013 (istituzione dei percorsi speciali abilitanti, prova di valutazione delle competenze in ingresso, svolgimento dei percorsi).
 

PEC acronimo di Posta Elettronica Certificata.

PEI (PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO)

E' un progetto operativo interistituzionale tra operatori della scuola, dei servizi sanitari e sociali, in collaborazione con i familiari; in particolare, è un progetto educativo e didattico personalizzato riguardante la dimensione dell'apprendimento correlata agli aspetti riabilitativi e sociali.
Contiene: a) finalità e obiettivi didattici; b) itinerari di lavoro; c) tecnologie; d) metodologie, tecniche e verifiche; e)modalità di coinvolgimento della famiglia.
Tempi: si definisce entro il secondo mese dell'anno scolastico; si verifica con frequenza trimestrale; verifiche straordinarie per casi di particolare difficoltà. 
La Legge n. 517 del 1977  ha inteso favorire, nell'ambito della scuola dell'obbligo, l'attuazione del diritto allo studio di ciascun alunno e, in particolare, degli alunni portatori di handicaps prevedendo, agli art. 2 e 7 che "…devono essere assicurati la necessaria integrazione specialistica, il servizio socio-psico-pedagogico e forme particolari di sostegno secondo le rispettive competenze dello Stato e degli Enti locali preposti, nei limiti delle disponibilità di bilancio e sulla base del programma predisposto dal Consiglio scolastico distrettuale". 

Piano Didattico Personalizzato (PDP)

E' un piano che viene elaborato con lo scopo di favorire una progettualità che risponda in modo mirato alle esigenze degli studenti con DSA. 
"Durante il Consiglio di classe si individueranno per ogni disciplina o area gli strumenti dispensativi e compensativi adottati ed eventualmente si aggiungeranno ulteriori osservazioni. Prima del Consiglio di classe il coordinatore preparerà la parte iniziale con i dati relativi all’alunno e quelli ricavabili dalla diagnosi, dall’incontri con gli specialisti, coi genitori e dagli incontri di continuità e ogni docente la scheda relativa alla propria materia." (Linee guida PDP). 
 

POF (Piano dell'Offerta Formativa)

Introdotto dal DPR 275/99, costituisce la carta di identità della scuola.
E' elaborato dal Collegio dei docenti e adottato dal Consiglio di Istituto che ne indica, a priori, anche i criteri fondamentali.
E' il documento con cui ogni singola istituzione scolastica rende nota la propria proposta formativa, tenendo conto delle aspettative sociali. In esso vengono descritte le scelte didattiche, culturali, tecniche e organizzative operate dalla scuola.
Oltre alle discipline e alle attività facoltative, nella proposta sono esplicitati gli eventuali accordi di rete e i percorsi formativi integrati.
Con il POF, ogni scuola si propone di stabilire con la propria utenza un contratto, che deve essere condiviso, trasparente, flessibile, credibile e verificabile.
 

Profilo Dinamico Funzionale (PDF) è un documento conseguente alla diagnosi funzionale e preliminare alla formulazione del Piano Educativo Individualizzato. In esso viene definita:- la situazione iniziale e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire. – mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell'alunno. – viene redatto per la prima volta all'inizio del primo anno di frequenza dal GLH ( Gruppi di Lavoro Handicap) operativo, composto dal Consiglio di classe, dagli operatori della ASL e dai genitori – (art. 4 DPR 22/4/1994).                                                                                 Il PDF è sottoposto a verifiche ed aggiornamenti periodici.

 

Ritorna all’indice alfabetico

Q

Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (Common European Framework of Reference for Languages)

Strumento del Consiglio di Europa per fornire sistemi di validazione delle competenze linguistiche che definisce anche i livelli di competenza secondo una scala di misurazione globale che si sviluppa in 6 livelli comuni di riferimento (dal livello A1, il più basso, al livello C2 , il più alto) che viene, utilizzata a livello europeo, per definire il livello di padronanza raggiunto da un apprendente.
Fonti: Raccomandazione del Consiglio d’Europa sull’uso del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue e la promozione del Plurilinguismo CM/Rec(2008)7E.

Qualifica

Risultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando l’autorità competente stabilisce che i risultati dell’apprendimento di una persona corrispondono a standard definiti. Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01). 

Ritorna all’indice alfabetico 

R

Ricostruzione di carriera

Maggiorazione dell’anzianità di ruolo per effetto della valutazione dei servizi pre-ruolo riconoscibili solo dopo la conferma in ruolo.

Ritorna all’indice alfabetico

S

Scuola dell’infanzia (ex scuola materna)

Si rivolge ai bambini dai 3 ai 6 anni d’età e ad essa possono iscriversi i bambini che compiono i tre anni entro il 30 di aprile dell’anno scolastico a cui si iscrivono. Può essere statale o organizzata da diversi soggetti: ordini religiosi, comunità locali, privati. La scuola dell’infanzia statale è integrata negli istituti comprensivi statali, pur mantenendo facoltativa l’iscrizione.

Scuola primaria (ex scuola elementare)

Rappresenta un anello fondamentale della catena dell’istruzione obbligatoria. Dura cinque anni, segue la scuola dell’infanzia e precede la scuola secondaria di primo grado (ex scuola media). Si possono iscrivere i bambini che hanno compiuto i sei anni di età entro il 31 agosto o, se un genitore lo ritiene opportuno, entro il 30 di aprile dell’anno scolastico di frequenza.

Simulazione d’impresa
Metodologia didattica utilizzata da Istituti Tecnici Commerciali e Professionali con l’obiettivo di applicare nella pratica operativa le nozioni apprese a livello teorico.
L’attività di simulazione comincia con la costituzione dell’impresa, prendendo come riferimento una impresa (commerciale, industriale o di servizi) realmente esistente sul territorio, con la quale si intende avviare una collaborazione per tutta la durata dell’intervento formativo. Da questa impresa si prendono tutte le informazioni necessarie alla ricostruzione di un ambiente che riproduca esattamente l’organizzazione dell’impresa di riferimento, all’interno della quale presteranno la loro attività gli allievi, avvicendandosi sui vari ruoli.
 
Supplenza annuale
Supplenza conferita su posto vacante e/o disponibile fino al 31 agosto.

Supplenza temporanea

Indica una supplenza conferita su posto disponibile solo di fatto e non di diritto fino al termine delle attività didattiche (30 giugno).

Ritorna all’indice alfabetico

T

TAF – Sigla con cui viene indicato il secondo biennio (classi 3^ e 4^) e il monoennio (5^) del settore economico dell'Istituto Tecnico: Amministrazione, Finanza e Marketing.

TAT – Sigla con cui viene indicato il secondo biennio (classi 3^ e 4^)  e il monoennio (classe 5^) del settore tecnologico dell'Istituto Tecnico: Costruzioni, Ambiente e Territorio.

TCA – Sigla con cui viene indicato il primo biennio (classi 1^ e 2^) del settore tecnologico dell'Istituto Tecnico: Costruzioni, Ambiente e Territorio.

TEA – Sigla con cui viene indicato il primo biennio (classi 1^ e 2^) del settore economico dell'Istituto Tecnico: Amministrazione, Finanza e Marketing.

TEI – Sigla con cui viene indicato il secondo biennio (classi 3^ e 4^) e il monoennio (5^) del settore economico dell'Istituto Tecnico: Sistemi, Informativi, Aziendali. 

TFA – Tirocinio Formativo Attivo 

corso di preparazione all’insegnamento di durata annuale, istituito dalle università, che attribuisce all’esito di un esame finale, il titolo di abilitazione all’insegnamento in una delle classi di concorso previste dal DM 39/98.

TFR (Trattamento di Fine Rapporto)

Indennità una tantum corrisposta al termine di un rapporto di lavoro dipendente (pensionamento, dimissioni, licenziamento). È costituito dalla somma di quote della retribuzione accantonate in ciascun anno. Per i lavoratori di nuova assunzione, in caso di esistenza di un Fondo pensione, è obbligatorio destinare la totalità del Tfr al finanziamento del fondo stesso.

TIC Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (vedi  ICT)

Ritorna all’indice alfabetico

U

Ufficio tecnico

Ufficio di cui sono dotati gli istituti tecnici del settore tecnologico, con il compito di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente. Fonte Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, emanato dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010.

 

Unità di Apprendimento (UdA)
Ulteriore articolazione dell’Unità Didattica (UD) in obiettivi minimi
 
Unità Didattica (UD)
Unità minima di apprendimento, che si compie e si completa solo nel respiro più ampio e complessivo del modulo ed in collegamento con altre. In genere le Unità Didattiche sono programmate e proposte in ordine sequenziale. 

Ritorna all’indice alfabetico

V

Valutazione di compliance

Valutare la conformità di un intervento formativo rispetto a standard predefiniti.

Vision

Indica  ciò che l'organizzazione intende essere in futuro.

Ritorna all’indice alfabetico

W

Workaholismo

Sindrome di dipendenza dal lavoro

Wornout

Burn out da scarsa gratificazione (Farber) 

Ritorna all’indice alfabetico

X

Ritorna all’indice alfabetico

Y

YOUTH in action

Programma europeo rivolto solo all'associazionismo e al volontariato, ma le scuole possono cooperare e mettersi in rete per favorire la mobilità internazionale.

Ritorna all’indice alfabetico

Z

Zona di sviluppo prossimale (Vygotskij)

Concetto per spiegare come l'apprendimento  del bambino si svolga con l'aiuto degli altri. La ZSP è definita come la distanza tra il livello di sviluppo attuale e il livello di sviluppo potenziale, che può essere raggiunto con l'aiuto di altre persone. A differenza di Piaget (il bambino passa attraverso diversi stadi e apprende nuove conoscenze che prima non era in grado di ritenere), Vygotskij sostiene che il bambino impara da coloro che si trovano ad un livello di conoscenza superiore.  

Ritorna all’indice alfabetico